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Una guida pratica per scaldarsi correttamente con la legna

Qualche consiglio utile per usare la legna nel modo più corretto

Il progetto Interreg IV COME Comuni A++ è stato realizzato grazie alla collaborazione di 8 partner italiani e austriaci: la Provincia di Udine, capofila del progetto, il Land Carinzia, la Provincia di Belluno, l’Agenzia per l’energia della Regione Friuli-Venezia-Giulia, la Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, la Regione Autonoma del Friuli-Venezia-Giulia, l’Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige e Energie Tirol. Il progetto si è concluso in agosto dello scorso anno e tra i risultati “concreti” realizzati attraverso questo progetto c’è anche un’interessante guida pratica, realizzata in collaborazione con Aiel, dal titolo: “Come riscaldarsi correttamente con il legno” (scaricabile qui).

Le amministrazioni locali coinvolte nel progetto appartengono tutte a zone montane, in cui il tema del particolato prodotto dagli apparecchi a legna è molto sentito. Recenti studi dimostrano che senza misure tecnologiche, ma semplicemente con una corretta scelta e accensione della legna si potrebbe fare molto per ridurre le emissioni inquinanti. Vediamo quali sono i principali consigli riportati nella guida.

 

LA SCELTA DELLA LEGNA

Secondo la guida, le cose importanti da valutare quando si prepara o si acquista la legna sono:

  • il tipo di legna: si consiglia di usare solo legno vergine, non contaminato e di informarsi sulle proprietà del legno e della corretta stagionatura;
  • l’umidità: va utilizzata solo legna secca, perché quella umida scalda poco, diminuisce la resa dell’apparecchio, produce emissioni inquinanti;
  • le dimensioni: va preferita la legna spaccata rispetto a quella tonda e ciocchi di misure uniformi, meglio se medio-piccole (25-33 cm di lunghezza, 5-15 cm di diametro).

 

L’ACCENSIONE

La guida consiglia di:

  • caricare la legna dall’alto, anziché come da tradizione dal basso, per ridurre le emissioni inquinanti;
  • usare legnetti molto secchi o gli appositi accendi fuoco per raggiungere rapidamente un’elevata temperatura nel focolare, ma evitare carta o cartone che bruciando inquinano l’aria;
  • favorire l’immissione di aria fresca nella fase di accensione per ottenere una fiamma vigorosa, aprendo completamente la presa d’aria e richiudendola solo quando si è formata una buona base di brace;
  • introdurre i ciocchi di legna più grossi successivamente e non caricare troppo la camera di combustione;
  • tenere sempre ben chiusa la porta dell’apparecchio durante il funzionamento.

 

LA SCELTA DI UN PRODOTTO A LEGNA IDONEO

Gli apparecchi a legna obsoleti sono i principali responsabili delle emissioni inquinanti.

Esiste attualmente in Italia un parco apparecchi a legna molto diffuso, che nelle zone più popolose, ad esempio quelle del bacino padano (Veneto, Lombardia, Piemonte) supera il milione di pezzi. Più di metà dei generatori sono di tipo tradizionale, con età media superiore ai dieci anni e un fattore di emissione di PM10 superiore a 400 g/GJ.

In Italia ci sono molte forme di incentivo per sostituire la vecchia stufa a legna, primo fra tutti il Conto Termico.

La guida raccomanda in generale di acquistare apparecchi certificati e con riconoscimenti supplementari per migliore resa termica, basse emissioni e consumi elettrici ai sensi delle norme europee più restrittive.

Potete dare un'occhiata alle proposte di stufe a legna MCZ in questa pagina. Qui invece trovate i termocamini a legna, sempre a marchio MCZ.

Wood logs holder

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