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Progettare un caminetto

Tree idee furbe per il rivestimento camino

Un caminetto moderno o termocamino chiuso è sempre composto da due elementi:

  1. il blocco camino, ossia il monoblocco in metallo e refrattario in cui si inserisce la legna e da cui parte la canna fumarie e le eventuali tubazioni per diffusione dell’aria calda; al contrario di quanto accade per i manufatti artigianali, le principali ditte sul mercato sono in grado di offrire non solo blocchi camino molto performanti, ma anche tutte le certificazioni necessarie per accedere ad eventuali agevolazioni fiscali o contributi statali.
  2. il rivestimento: è la parte esterna, estetica, del caminetto; tutte le ditte produttrici hanno in genere una ricca scelta di rivestimenti a catalogo, ma è anche possibile progettare da soli il proprio rivestimento, con l’aiuto di un bravo artigiano o del proprio architetto.

La progettazione libera del rivestimento è la soluzione ideale quando si vuole personalizzare al massimo il caminetto con il proprio arredo. Qui di seguito abbiamo selezionato tre idee interessanti con l’aiuto dell’architetto Paola Cesaro, consulente di MCZ, che si occupa del supporto progettuale per i professionisti o i privati che desiderano un “abito su misura” per il proprio camino. Per informazioni più tecniche potete sfogliare anche la “Guida alla progettazione del camino”.

 

1. Praticità al top: il rivestimento camino come mobile contenitore.

E’ interessante l’idea di inserire il camino in un elemento contenitore, anziché separarlo dal resto dell’arredo. Si tratta di una soluzione che coniuga aspetti estetici con la la comodità, ad esempio, di trovare spazio per la riserva di legna e per tutti gli accessori necessari.

Qui di seguito vi proponiamo due esempi. Nel primo, il caminetto angolare è inserito in un ampio parallelepipedo in MDF, nel quale sono stati ricavati vani illuminati e pratiche armadiature. Il progetto è quello di Made Associati, Treviso. Nella seconda foto che vi proponiamo, il rivestimento è stato realizzato in pietra basaltina e pensato per ospitare una nicchia con anta apribile, perfettamente integrata nel mobile contenitore e molto pratica. Il progetto è quello dello studio Paìs di Bergamo.

Caminetto a legna Forma 95sx MCZ

Caminetto_a_legna_115_MCZ

 

2. La soluzione “minimal”: il rivestimento in cartongesso, bianco o colorato.

Una soluzione molto versatile che funziona praticamente con qualsiasi interior è il rivestimento in semplice cartongesso ignifugo. Il monoblocco camino viene installato senza aggiungere ulteriori elementi o decori, ma soltanto con la sua cornice in metallo, solitamente fornita di serie dalla ditta produttrice. E' una scelta di estremo rigore e pulizia, che, soprattutto nella versione bianca, lascia al fuoco il ruolo di protagonista della parete.

Il rivestimento camino in "total white" è utilizzata moltissimo e funziona bene sia con caminetti di grande formato, sia con focolari dalle dimensioni più contenute. Nella foto qui di seguito, è stato scelto un rivestimento bianco per un caminetto a pellet dal formato panoramico (il progetto lo trovate qui).

Camino a pellet Vivo 90 MCZ

Se il bianco totale non è la vostra passione, il cartongesso può essere anche verniciato. L'unica accortezza è di scegliere pitture all’acqua, sintetiche oppure ecologiche, perché resistono meglio alle alte temperature che si generano nel rivestimento. Da evitare, invece, le tempere o le pitture ad olio (potete leggere questo approfondimento sui caminetti colorati).

Quando si opta per un rivestimento camino colorato, un'ottima scelta è verniciare anche le bocchette di fuoriuscita dell’aria calda. Nella realizzazione qui di seguito, ad esempio, le bocchette originarie erano di metallo bianco, ma sono state verniciate con la stessa finitura scelta per il caminetto. Il progetto è quello dell'architetto Bignucolo che trovate qui.

 

3. Calore da ogni direzione: il rivestimento con canna fumaria a vista.

Molto spesso le tubature della canna fumaria vengono nascoste all’interno del rivestimento e la motivazione risiede nel fatto che non sono considerate esteticamente interessanti. Quando però la canna fumaria ha un andamento regolare e lineare, la soluzione di valorizzarla, lasciandola completamente nuda alla vista, può essere una scelta validissima e non soltanto dal punto di vista estetico. Salendo verso l’alto, infatti, i fumi rilasciano calore, che non essendo “bloccato” dal rivestimento si diffonde in modo naturale e veloce nell'ambiente circostante.

Nell’esempio qui sotto, la canna fumaria in acciaio lucido è stata lasciata completamente scoperta nella parte superiore. In questo modo, è in grado di riscaldare efficacemente il soppalco ricavato nel sottotetto (progetto dell'architetto Giorgio Parise).

Forma 115 Wood MCZ

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