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Tipi a legna

Intervista a Nicola, un geek con una passione (che sembra) d'altri tempi

Nicola Bonora abita in provincia di Bologna con la moglie e i tre figli in una zona che "un tempo era tutta campagna, ora un po' meno". E' partner di Mentine, una web agency di quelle toste, che su Internet sguazza come se fosse il suo elemento naturale.

E da oltre quindici anni ha una passione: il riscaldamento a legna.

Nicola, raccontaci, quali sono i prodotti a legna che hai acquistato?

Nella casa bolognese abbiamo un caminetto a legna da incasso, in quello che possiamo definire soggiorno, e una stufa - sempre a legna - nella camera da letto.

Il caminetto è nato con la nostra casa: eravamo ancora in costruzione, nel novembre del 1997, e quella del fuoco è stata la prima luce domestica che ricordo di avere visto in casa nostra. Era di sera, nel freddo autunnale. Tutto estremamente poetico, no?

La seconda, una stufa, l'abbiamo comprata diversi anni dopo, avendo fatto una ristrutturazione e, con l'occasione, la scelta di un calore "diverso" da quello dei radiatori.

Per qualche periodo all'anno ho la fortuna di trasferirmi nel ponente ligure, dove abbiamo una seconda casa. Qui invece abbiamo installato una cucina economica, quasi contestualmente all'acquisto della casa.

 

Il primo è stato quindi il camino. Da che esigenza è partito l'acquisto?

L'esigenza del caminetto è stata principalmente… una voglia. L'equazione casa di campagna - spazio per stoccare legna - romantiche serate d'inverno è stata suggerita da mia moglie, che a sua volta viveva prima in una casa dove aveva già sperimentato questa esperienza. Io venivo dal centro cittadino, per me è stato qualcosa al confine con la mitologia il pensare di scaldarmi "sul serio": fuori, e dentro.

Ci racconti come ti riscaldi durante l’inverno?

Abbiamo un impianto di riscaldamento che fa il lavoro principale, ma riusciamo a tenerlo a regimi piuttosto limitati grazie al supporto del camino e della stufa a legna, che danno una bella mano e favoriscono il risparmio nella bolletta. Ovvio che alla fine i conti tra l'acquisto della legna e il risparmio del gas un po' si compensino, ma il calore che arriva dal fuoco non ha prezzo, giuro.

 

Dove compri la legna?

Abbiamo un fornitore locale al quale ci rivolgiamo (noi e altre due famiglie del vicino parentado), e che ogni estate ci scodella circa una quarantina di quintali di legna. È una specie di rituale il suo accatastamento, appaltato quest'anno definitivamente ai bambini, con la scusa che tanto si divertono.

 

Dove la metti?

Abbiamo un sottoscala di facile accesso, appena esterno a una porta nel retro, dove teniamo una quantità tutto sommato piccola di legna, che poi integriamo durante l'inverno quando la scorta cala. Questo ci permette di fare poche volte carichi "a carriola" consistenti, e di uscire anche nella comodità della veste domestica a prendere i pezzi che ci servono. In casa, abbiamo una cassa e una cesta che tengono il quantitativo utile per una giornata di calore. E fanno anche tanta scena, ça va sans dire.

 

Ma non è pesante dover trasportare la legna e caricare la stufa magari anche durante la notte?

Niente affatto, il mito della fatica secondo me è legato alla concezione del "villico" da parte del cittadino imborghesito. Quale io ero, e probabilmente resto, intendiamoci… (avete presente la storia del topo di città e del topo di campagna? ecco).

E anche se abiti in condominio, al sesto piano, immagino tu abbia un ascensore; se ti spezzi la schiena per 6 bottiglie di acqua, cosa che abbiamo tra parentesi smesso di fare da qualche anno, puoi anche farlo per 6 pezzi di legna.

L'obiezione più frequente dei miei amici? "Sporca". Ma insomma, con una scopa, una paletta e 30 secondi di tempo sei già a posto, credo sia un prezzo che valga la pena di pagare, rispetto a quello che hai in cambio.

 

E la cucina a legna, invece, come la usi?

È quasi la nostra unica fonte di riscaldamento nella seconda casa (abbiamo anche una stufetta elettrica, ma è proprio per non scontentare le punte dei piedi). La carichiamo la mattina, quando arriviamo da Bologna, e nel primo pomeriggio abbiamo "rotto la temperatura", in una casa dai muri plurisecolari e quindi molto spessi.

Oltre a questo, la usiamo per scaldare e tenere calde le vivande, o per fare il tè.

 

Cosa ci trova un tipo tecnologico come te nel fuoco di legna?

Sto per scadere nei luoghi comuni, lo so… Il calore di un radiatore ti riscalda, il fuoco della legna ti scalda.

È un calore che ti avvolge, ti asciuga, ti dà serenità. È più che multisensoriale, tendi istintivamente a dialogare con lui

Lo guardi, non lo vedi: le evoluzioni dei lapilli, la legna che si muove mentre si consuma, altro che televisione.

Lo ascolti, non lo senti: anche il suono del fuoco che scoppietta, senza scomodare Carducci, è insostituibile. Nel silenzio della sera, è una compagnia rassicurante e riappacificante, quasi ipnotica.

Lo tocchi: accendere una stufa a legna ti dà un rapporto fisico con gli elementi, devi almeno un po' curare il fuoco affinché parta, innanzitutto, e poi continui a darti il suo calore.

 

E il pellet? Mai e poi mai?

Eravamo partiti con l'idea del pellet, ma - parere personalissimo - è tutta un'altra storia. Comodissimo per carità, telecontrollabile, programmabile e tutto quanto, ma molto più vicino al riscaldamento tradizionale che non a quello a legna. Il pellet magari non ti si scheggia nelle mani e non fa fumo, ma perde il contatto con il suo elemento d'origine: il legno.

Ecco, diciamo che il pellet non è multisensoriale.

Non credo che ci sia un buono e un meno buono in assoluto; si tratta di fare una scelta, bilanciando quello che per ciascuno è il concetto di “migliore compromesso”, tra comodità (vera o presunta) e risultati.

Chiudo quindi con questa deduzione da due soldi: “il legno responsabilizza”.

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Che casa splendida!

Hai ragione, Mirko, Nicola e sua moglie hanno scelto uno stile molto personale nell'arredare il loro living.

sono 5 anni che mi alzo di notte ghiacciato perché la stufa a legna si spegne. nella mia casetta di campagna ci vado una volta ogni tanto, anche io amo la stufa a legna ma e' impossibile! la carica di legna dura al massimo due ore! Secondo me una buona stufa a legna è quella ad accumulo ma costa migliaia di euro. oppure una a carico automatico e pure li siamo sull'ordine delle migliaia di euro! basta ! 600 euro e prendo una stufa a pellet! sto andando a comprarla adesso!

@Massimo, effettivamente se non si opta per una stufa a legna ad accumulo o per camini di potenza molto alta la notte può essere lunga... e fredda! Ottima scelta la stufa a pellet! Valuta però se aumentare un po' il tuo budget: per acquistare un prodotto davvero di qualità ti consigliamo di non scendere sotto i 1500 / 2000 euro installazione compresa.

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