da un'idea di yourFire

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Lo studio della home stylist? Lo riscalda una stufa pellet.

“Questa piccola stufa mi ha fatto letteralmente innamorare.”

Una villa dei primi del XIX secolo, rifugio dai viaggi di lavoro e dalla confusione metropolitana. Un luogo silenzioso e accogliente, dove ricaricare le batterie, ritrovare idee e ispirazioni, lavorare senza distrazioni. Intorno, bosco, neve, cavalli. Siamo a 800 metri di altitudine, sopra il Lago di Como. E’ qui che Alessandra Monti ha trasferito il suo studio una decina di anni fa (www.monti-studio.com), impegnandosi in prima persona per restaurare l’insieme in senso conservativo e per creare il giusto mix d’arredo: un riuscitissimo connubio tra cose trovate e design degli anni Cinquanta.

“La nostra sede era a Como, una piccola città che non mi rappresentava più”, racconta Alessandra. “Io amo gli estremi: se dev’essere città, voglio che sia Parigi, Londra, New York. Altrimenti preferisco la campagna e la montagna, quelle vere.”

Qui la neve fa da padrona da dicembre a marzo. Se il piano terra e il primo piano potevano essere intiepiditi dagli ampi camini aperti d’epoca, il secondo piano, che ospita lo studio e la camera padronale, aveva bisogno di qualcosa in più. Pensare al riscaldamento a pellet non è stato facile per Alessandra. L’aspetto pratico era indiscutibile, ma era necessario uno sforzo psicologico non indifferente per un’anima nostalgica come la sua.

Nonostante le mie resistenze, la stufa Cute mi ha conquistato subito”, racconta Alessandra.

Primo: per la sua fiamma, ampia e morbida, che non ha niente a che fare con le “fiaccole da cimitero”, come le definisce Alessandra, tipiche delle stufe a pellet di primo prezzo. Secondo: per le sue forme.

Cute mi piace perché è quello che è. Ha un aspetto funzionale, puro e tecnico, che ricorda gli oggetti meccanici degli anni Settanta. Non ambisce ad essere qualcos’altro, non scimmiotta un oggetto d’arredo. Mi piace proprio per la sua essenzialità, perché non ha nulla di lezioso. – Alessandra Monti, home stylist.

E’ stato molto semplice installare Cute. Le sue dimensioni ridotte, appena 80 cm in altezza e 60 in larghezza, le hanno consentito di essere semplicemente inserita nel focolare già esistente, senza effettuare alcun lavoro di muratura.

“Nello stesso vano prima c’era una vecchia stufa a legna in cemento, con delle maioliche finte dipinte a mano”, racconta Alessandra. “Non mi piaceva affatto e non la usavo mai.”

Ora Cute, nonostante le sue dimensioni contenute, riscalda efficacemente sia il salone dove lavorano le collaboratrici, sia l’ufficio privato di Alessandra, per una superficie totale di circa 50 metri quadri.

“Quando sono a casa, la tengo in funzione per tutto il giorno, con il ventilatore a livello 1 o 2, oppure addirittura spento”, spiega Alessandra. “E’ assolutamente sufficiente per restare intorno ai 22°C nello studio ed avere un bel silenzio per lavorare. Con questo tipo di utilizzo, consumo circa un sacco e mezzo al giorno di pellet.”

Praticità, quindi, ma non solo. La stufa a pellet Cute ha conquistato il suo posto d’onore in questa splendida villa grazie alle sue caratteristiche uniche. Aspetti che hanno fatto breccia anche nel cuore nostalgico di Alessandra. 

Pellet stove CUTE by MCZ

Pellet stove CUTE by MCZ

Pellet stove CUTE by MCZ

Pellet stove CUTE by MCZ

Cliccate nella Gallery qui di seguito per vedere le splendide foto che hanno scattato Eugenio Castiglioni (Studio CCRZ) e Sandro Paderni (Eye Studio) nelle altre aree della casa.

Alessandra è stata seguita nella scelta del prodotto e nell'installazione dalla rivendita Vaghi Angelo di Vertemate (CO).

 

Vorresti anche tu una stufa simile?

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