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Quando lo stile viene dal nord

Quale stufa si abbina alla perfezione in un interior di ispirazione scandinava?

Tutto ciò che serve e nulla di più.

Nella ristrutturazione di questo appartamento di 120 mq, a Rimini, l’architetto Luca Gangemi ha lavorato creando essenzialmente tre locali principali: per la zona giorno un unico, grande open space, per la zona notte una camera da letto padronale e una cameretta più piccola. E questo è tutto.

Non manca nulla però.

La soluzione furba è stata la creazione di un box multifunzione nell’ampia zona giorno, staccato dal soffitto da un coronamento in vetro. Mentre scandisce il passaggio tra living e cucina, questo volume centrale racchiude un secondo piccolo bagno e ha permesso di ricavare anche un angolo studio. 

Tutti gli ambienti sono stati realizzato esasperando le entrate di luce, provenienti dai tre lati della casa, affacciati su ampi balconi.

Il risultato è un insieme luminoso e funzionale, reso ancora più accogliente e fresco dalla scelta dei materiali e delle tinte: tende di lino, rovere naturale a terra, multistrato di betulla e pareti in vetro per i mobili contenitori, bianco alle pareti.

Gli elementi d’arredo sono pochi e scelti con cura tra le icone del design. Tra sedie di Vitra, lampade di Flos, poltrone di Patricia Urquiola, un oggetto funzionale come la stufa non poteva certo sfigurare.

Abbiamo scelto una stufa, non un caminetto, proprio per la sua natura di oggetto finito, di elemento a sé stante, con una personalità tutta sua. – arch. Luca Gangemi.

La stufa a pellet Toba di MCZ è perfetta in questo senso. Disegnata nel 2011, primo prodotto a pellet a vincere il prestigioso IF Design Awards, ha tutt’ora uno stile ineguagliabile. L’architetto Gangemi l’ha scelta in ceramica bianca e le ha dato un posto d’onore tra il tavolo da pranzo e il divano, valorizzandola creando una parete retrostante in rovere naturale trattato a olio, che prosegue idealmente la linea del pavimento.

Toba MCZ - Arch. Gangemi

Oltre al design, la possibilità della programmazione e l’efficienza di questa stufa sono il vero valore aggiunto. – arch. Luca Gangemi.

Praticissima nell’uso, Toba è utilizzata dai proprietari per sostituire in toto il riscaldamento a pavimento della zona giorno.

"Negli ultimi anni, le mezze stagioni a Rimini tendono a prolungarsi per molti mesi,” continua Gangemi. “La stufa è davvero ideale per mantenere il comfort termico dell’intera casa, senza mettere in funzione l’impianto." 

 

Progetto Nordic House - Arch. Gangemi

Progetto Nordic House - Arch. Gangemi

Il tavolo da pranzo è in noce naturale, effetto corteccia, con gambe in ferro trattato a cera d'api. Le tende sono in lino naturale color corda, con un semplice bastone in acciaio. L'effetto della parete è dato da un cemento grezzo tirato artigianalmente a spatola, una soluzione che con una spesa contenuta permette di ottenere un risultato estramamente interessante.

Progetto Nordic House - Arch. Gangemi

Progetto Nordic House - Arch. Gangemi

L'ingegnosa soluzione del box multifunzione, che racchiude il bagno per gli ospiti, è realizzata interamente su misura in legno, con un tamponamento di circa 40 cm in vetro, che alleggerisce visivamente l'insieme, dando l'illusione ottica che il blocco non arrivi a tutta altezza. A sinistra è stato ricavato l'angolo studio, mentre sul lato lungo è stata creata la nicchia in legno per la TV. Sopra il box si innesta una mensola in multistrato di betulla e lastre di vetro trasparente, che attraversa perpendicolarmente il salone.

Progetto Nordic House - Arch. Gangemi

Progetto Nordic House - Arch. Gangemi

La cucina è un ambiente indipendente, separata da una porta scorrevole in vetro. La parete attrezzata è realizzata con piano in corian e ante laccate bianche (Boffi), con una parete retrostante che riprende la finitura in cemento spatolato usata per la sala da pranzo. 

 

FOTOGRAFIE: Fabio Giuliani

 

Lo studio LDAC

Lo studio LDAC è attivo da 10 anni nel campo dell'Architettura di Interni e Architettura residenziale, con una particolare attenzione ai concetti di edilizia ecosostenibile. 

LDAC si affida al concetto di “studio diffuso”. Lo studio di architettura perde la spazialità legata all'ufficio come luogo fisico, per raggiungere una più ampia connotazione: diventa ricerca di luoghi e persone sempre nuove con cui interfacciarsi, con l’obiettivo di creare un’architettura unica e senza tempo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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