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Passare ad un sistema di riscaldamento rinnovabile

Gli aspetti da prendere in considerazione

Martina, 37 anni, di Ferrara, scrive:

Abito in una vecchia casa di circa 100 metri quadrati. In previsione di dover sostituire a breve la caldaia a gas, vorrei indirizzarmi verso una soluzione ecosostenibile, per esempio verso una caldaia a pellet. Quali aspetti devo prendere in considerazione? Come faccio a capire quale devo acquistare? Servono anche degli accessori o è sufficiente solo la caldaia?

Riscaldamento con caldaia a pellet e pannelli solari

Risponde il Servizio Clienti di MCZ Group:

Gentilissima Martina,

Nella scelta del sistema di riscaldamento a biomassa, è necessario valutare diversi aspetti: il fabbisogno termico, lo spazio disponibile, il fabbisogno di acqua sanitaria.

Innanzitutto è necessario capire il fabbisogno termico dell’edificio: nel suo caso, una vecchia casa di 100m2 nella zona di Ferrara, ha un fabbisogno termico (necessità di calore, per semplificare) diverso da quello di una casa con la medesima superficie ma costruita recentemente, con un buon isolamento e situata in un’altra località. Il grado di isolamento degli infissi, l’isolamento delle pareti e il luogo in cui si trova l’abitazione, sono tutti elementi che concorrono a definire il fabbisogno termico dell’edificio e di conseguenza indirizzano verso un prodotto con una determinata potenza termica.

In questo caso, ipotizziamo che la sua casa abbia un basso livello di isolamento e, trovandosi in una zona con clima mite, potremmo calcolare un fabbisogno termico di circa 10.500 Kcal, che equivale a circa 12Kw. Per il solo riscaldamento, quindi, lei avrebbe bisogno di un prodotto, stufa o caldaia, da almeno 12 kW di potenza. Per gestire anche l’acqua calda sanitaria, invece, la scelta va indirizzata verso una caldaia con una potenza maggiore, per esempio una Compact 18 di RED.

Compact 18 è particolarmente indicata per ambienti ridotti. Poiché ha il gruppo sanitario (circolatore e vaso di espansione) già integrato nella struttura, è pronta per l’uso e può essere collegata direttamente all’impianto in modo facile e veloce. E' disponibile anche nella versione Easy Clean, ossia con un esclusivo sistema di pulizia del braciere e dei turbolatori che permette di dimenticarsi della propria caldaia per diversi mesi. La cenere viene raccolta e compattata in un pratico carrello su ruote, che può essere svuotato ogni tre mesi. 

Easy Clean per caldaia a pellet

Avendo adeguato spazio a disposizione all’interno del locale tecnico, è sempre consigliato inserire anche un accumulo termico, in grado di stoccare il calore prodotto dalla caldaia e rilasciarlo in base alla richiesta dell’impianto, svincolandolo dai tempi di accensione della caldaia. Inoltre, con un accumulo, si può disporre di un’elevata quantità di acqua sanitaria istantanea. Nel suo caso, potrebbe andar bene un puffer pipe in tank da 500 litri, in grado di sfruttare il calore prodotto dalla caldaia a pellet, garantendo una massima efficienza di impianto e un volume di acqua sanitaria sempre disponibile.

Attraverso il puffer, si può integrare l’impianto ad altre fonti di calore, come ad esempio dei pannelli solari termici. La combinazione della caldaia a biomassa con il solare per gestire il riscaldamento e la produzione di acqua sanitaria è la soluzione maggiormente eco-sostenibile. L’energia solare può contribuire ai fabbisogni energetici per la produzione sanitaria e dare anche un significativo contributo per il riscaldamento.

I pannelli solari termici a marchio RED hanno una superficie di accumulo più ampia rispetto ai tradizionali pannelli, permettendo così di avere un maggior rendimento del pannello e una riduzione dei costi di installazione (il numero dei pannelli solari necessari per avere la stessa produzione di calore è inferiore rispetto a quelli necessari per l'installazione di un sistema solare termico standard e il numero dei punti di connessione è ridotto).

L’impianto termico può venire gestito da un'unica centralina elettronica che ottimizza il funzionamento dei diversi generatori di calore, permettendo la gestione del comfort termico e l’integrazione delle diverse fonti di calore.

Poiché, come avrà capito, gli aspetti da valutare sono diversi, il primo passo da fare è quello di rivolgersi ad un tecnico o ad un rivenditore specializzato, in grado di valutare i diversi parametri e creare l’impianto più adeguato al suo caso specifico.

 

Cordialmente,

Il Servizio Clienti di MCZ Group

 

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BUONGORNO HO UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 4,5 KW, DELLE POMPE DI CALORE E UNA CALDAIA A GAS DEL 2003 VIVIAMO LA CASA LA SERA E IL SABATO E LA DOMENICA. PER OTTIMIZZARE I RENDIMENTI E I COSTI COSA MI CONSIGLIATE? ACCUMULO ACQUA CALDA E ENERGIA ELETTRICA? POTREBBERO FARE AL MIO CASO?
GRAZIE DI UNA RISPOSTA AUGUSTO

@Augusto, probabilmente la maggior parte dei costi sono coperti dalla caldaia a gas, che potresti sostituire con una termostufa. Scaricando la guida che trovi qui troverai utili suggerimenti: https://lp.yourfire.com/guida-gratuita-termostufe-a-pellet

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