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Gusto anni Sessanta o rigore scandinavo?

La scelta è più facile con MCZ@HOME

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70 metri quadri sono perfetti per una coppia sempre in movimento come Yves e Nicole. Lui è assistente di volo, lei lavora in un’agenzia viaggi e organizza le vacanze in Provenza per gruppi provenienti da tutto il mondo.

“La nostra regione dà il suo meglio in estate, ma anche in inverno non mancano i turisti,” racconta Nicole.

Da queste parti l’inverno non è mai troppo rigido. Le temperature medie si aggirano intorno ai dieci gradi, con minime che molto raramente scendono sotto lo zero.

“Il problema da noi,” racconta Yves, “è il Mistral, che quando soffia in inverno sembra che entri davvero nelle ossa. Il nostro appartamento non è molto isolato e per tenerlo caldo stiamo spendendo davvero troppo. Ora utilizziamo dei termoconvettori elettrici e uno scaldabagno, che non sono certo l’ideale.”

Con l’obiettivo di ridurre le spese e orientarsi verso una soluzione più ecologica, Nicole e Yves si sono informati sulla possibilità di installare una stufa a pellet.

“Abbiamo contattato MCZ per un sopralluogo, prima di tutto per capire se era possibile e poi per saperne di più sui costi e le diverse alternative”, continua Yves.

E’ stata una piacevole sorpresa scoprire che era possibile non solo ricevere una consulenza qualificata, ma anche vedere le diverse alternative di stufe in dimensione reale.

Per esigenze di diffusione del calore ma anche di costruzione della canna fumaria, il punto ideale per l’installazione è in salotto. In questo modo, tenendo la porta aperta, si riscalda anche la cucina e con una breve canalizzazione si può raggiungere anche la camera da letto.

Una stufa canalizzabile da circa 8 kW è più che sufficiente per i 190 metri cubi di volume da riscaldare.

Le alternative che hanno convinto di più Yves e Nicole sono due.

La prima è Toba, una delle “icone” di MCZ, disegnata nel 2011, che ha segnato il passaggio dall’aspetto estremamente funzionale delle prime stufe a pellet a veri oggetti d’arredo. Il suo stile che ricorda un po’ gli anni Sessanta e la finitura in ceramica bianca hanno fatto letteralmente impazzire Nicole.

Yves invece è attratto da una stufa più recente, il modello Klin, lanciato nel 2015. Ha un aspetto rigoroso ed essenziale, che si adatta perfettamente a qualsiasi arredo. Il rivestimento laterale in pietra ollare impreziosisce l’insieme, ma anche in semplice acciaio nero, l’effetto “nordic style” è garantito.

Secondo voi, chi vincerà?

MCZ@HOME

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