Le stufe senza canna fumaria
Sono fuori norma e dannose per la salute
Si sente spesso parlare di stufe a pellet senza canna fumaria, ossia di stufe che possono funzionare con un semplice scarico fumi a parete. In realtà non è così.
I fumi, più correttamente chiamati “Prodotti della Combustione” (PDC), vanno scaricati sempre sulla copertura dell'edificio al di fuori della zona di reflusso, in modo che possano disperdersi nel migliore dei modi in atmosfera. Questo vale per tutti i fumi da combustione, siano essi di gas metano, di legna o di pellet. Una canna fumaria che scarichi fino al colmo del tetto è quindi sempre necessaria, anche se parliamo di stufe a pellet.
Accade, però, che installatori poco avveduti vi propongano un semplice foro nel muro, anziché una canna fumaria, sostenendo che è sufficiente questo per farla funzionare.
E’ vero, la stufa a pellet può funzionare lo stesso anche senza canna fumaria, perché lavora a ventilazione forzata. I motivi per rispondere semplicemente “no, grazie” a questo tipo di proposte sono però diversi e seri.
Vi elenchiamo qui di seguito le tre motivazioni più importanti per le quali l’installazione a parete va evitata.
1. L’installazione a parete non è a norma di legge.
La normativa italiana in materia, sia quella attinente la sicurezza che quella di carattere energetico ed ambientale, è molto chiara. Gli impianti di combustione devono essere realizzati in modo da facilitare la dispersione dei fumi in atmosfera.
Nello specifico, lo scarico a parete di un generatore a pellet, contravviene a diverse norme italiane: il DM 37/08, la UNI 10683 e il DPR 412/1993 (in particolare l’art.9). Tutte queste norme prevedono che i generatori di calore a legna e a pellet siano provvisti di sistema fumario con scarico a tetto, senza alcuna eccezione. Non è ammesso in nessun caso lo scarico a parete.
La UNI 10683:2012 è la norma italiana di riferimento per caminetti e stufe e recita:
Ogni apparecchio deve essere collegato ad un sistema di evacuazione fumi idoneo ad assicurare una adeguata dispersione in atmosfera dei prodotti della combustione.
Per sistema di evacuazione fumi si intende il sistema composto dal canale fumi (l’insieme delle componenti in metallo che partono dall’apparecchio e arrivano al colmo del tetto o alla canna fumaria) e dalla canna fumaria (il camino che porta i fumi al colmo del tetto), realizzato con tubi certificati e idonei all’evacuazioni fumi del prodotto utilizzato.
Oltre alle normative nazionali, vi sono altre norme edilizie e sanitarie locali (Regolamento Edilizio Comunale e Regolamento di Igiene) che vanno nella stessa direzione e impongono lo scarico dei fumi di qualunque combustibile oltre il colmo del tetto.
2. L’installazione a parete è nociva per la salute.
La motivazione che sta dietro a tutte le normative sopra elencate è una: la tutela della salute dei cittadini. I prodotti della combustione, infatti, contengono una serie di sostanze (le cosiddette “polveri sottili”) che se non disperse correttamente incidono in modo negativo sulla qualità dell’aria.
Scaricare i fumi ad altezza uomo è quindi una pratica non solo fuori norma, ma anche incivile, che peggiora le condizioni igieniche, la tutela dell’ambiente e – non ultimo – i rapporti di buon vicinato. Non sono rari, infatti, i casi di denunce da parte di vicini esasperati per i ritorni di fumo e per le macchie nere che si creano sulla parete a causa degli incombusti e di scarichi non idonei.
3. I produttori fanno decadere la garanzia sul prodotto in caso d’installazione a parete.
Tutti i produttori di stufe sconsigliano apertamente le installazioni di stufe a pellet senza canna fumaria e fanno decadere la garanzia sui prodotti installati in questo modo.
La prima motivazione è legata alla qualità e alle prestazioni del prodotto, che sono garantite solo con un’installazione adeguata. La stufa, privata del tiraggio che sarebbe garantito dalla canna fumaria, non può mantenere la resa dichiarata dal produttore e quindi a parità di consumi, renderà molto meno.
La seconda motivazione è legata alla sicurezza. La stufa a pellet funziona per tiraggio forzato e i fumi della combustione vengono espulsi tramite un ventilatore elettrico. Se la stufa si blocca per un’interruzione di corrente, anche l'alimentazione del pellet si blocca, ma potrebbe comunque crearsi un volume di fumo sufficiente ad invadere gli ambienti. I fumi, non espulsi dal ventilatore, filtrerebbero attraverso la porta della stufa con evidenti danni a cose e persone.
Se si stacca la corrente ma esiste una canna fumaria con comignolo ad almeno tre di metri sopra il livello del braciere, si crea il tiraggio naturale che basta per espellere i fumi all'esterno anche senza l'ausilio del ventilatore. La sicurezza della stufa a pellet è quindi garantita in toto anche senza corrente elettrica.
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